- placare
- placare [dal lat. placare, connesso con placēre "piacere, esser gradito"] (io placo, tu plachi, ecc.).■ v. tr.1. [ridurre a una condizione di calma e tranquillità: quando è arrabbiato, è difficile placarlo ] ▶◀ calmare, (tosc.) chetare, (lett.) pacare, quietare, (non com.) rabbonacciare, rabbonire, sopire, tranquillizzare. ◀▶ aizzare, eccitare.2. (estens.) [rendere meno intenso: p. la fame ] ▶◀ frenare, lenire, mitigare, sedare, smorzare. ◀▶ accendere, scatenare, stimolare.■ placarsi v. intr. pron.1. [diventare calmo e tranquillo: era arrabbiato ma ora si sta placando ] ▶◀ calmarsi, quietarsi, (non com.) rabbonacciarsi, rabbonirsi, sopirsi, tranquillizzarsi. ◀▶ adirarsi, arrabbiarsi, imbestialirsi, inalberarsi, (volg.) incazzarsi, infuriarsi.2. (estens.) [diventare meno intenso: la fame si va placando ] ▶◀ frenarsi, mitigarsi, sedarsi, smorzarsi. ◀▶ accendersi, scatenarsi, stimolarsi.
Enciclopedia Italiana. 2013.